Scuola Leonardo da Vinci Roma
Livello C1N9 prima parte
Lezione 1 - esercizio 4
Inserisci la forma corretta, poi premi "Controlla" per verificare le tue risposte. Usa il pulsante "Aiuto" per avere un indizio e vedere una lettera della forma da inserire. Fai attenzione, perché perderai alcuni punti se userai "Aiuto".
Completa il testo con le parole che trovi qui sotto:
alternativa - bene – capolavori - confiscata – nutrimento - onesti - percorsi - prolungata – reddito – segnale
La rivincita dello Stato
Nella villona di via Cagliari 11 a Casapesenna (in provincia di Caserta), sottratta a Luigi Venosa, ergastolano della famiglia mafiosa dei Casalesi, esce la camorra ed entra l’arte.
La villa
al boss è stata infatti trasformata in un centro di aggregazione giovanile che, oltre ad ospitare mostre (la prima delle quali ha già avuto 4.800 visitatori ed è stata
da gennaio a Pasqua), accoglie un caffè letterario, una sala scultura, una sala pittura e una sala conferenze. In questo modo si cerca di convertire un
mafioso in una fonte di
sano, di scambio e di crescita culturale.
Questa non è l’unica esperienza del genere che sta nascendo dai beni confiscati alle mafie. Nel paese accanto, a Casal di Principe, si è appena conclusa un’altra esposizione di prestigio, “La luce vince sull’ombra” che ha ospitato 20
provenienti della Galleria degli Uffizi che, in 6 mesi, hanno attirato in questo piccolo paese, lontano da tutti i
turistici, più di 40.000 visitatori. La mostra è stata visitata, tra gli altri, dal pool di magistrati che sconvolse le gerarchie dei clan locali. Uno di loro osserva: ”l’arte dà il
plateale di novità, permette uno scatto d’orgoglio a tutti i cittadini
che erano oppressi”.
Sì perché l’arte e la bellezza non sono solo
per l’anima ma diventano anche un mezzo di riscatto per interi territori, un modo per mostrare ai giovani che esiste
alla criminalità e per offrire a tutti possibilità di lavoro oltre che di conoscenza.
Adattato dal “Venerdì” di Repubblica gennaio 2016
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