Scuola Leonardo da Vinci Roma
Livello C1N9 prima parte
Lezione 7- esercizio 4
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Salviamo la foresta dei gorilla
CONFLITTI – EMERGENZA – FONDI - IMPEGNO - MATERIE – MERCATO – PRIMATI - RISORSE - SOSTEGNO –STERMINIO
Il bracconaggio è il crimine che negli ultimi decenni in Africa ha più contribuito al drammatico declino della popolazione di gorilla portando quasi alla scomparsa, in molte foreste africane, di questi
, minacciati anche da deforestazione e malattie. Entro il 2032 sarà rimasto solo il 10% dell’habitat di tutti i gorilla e nei prossimi dieci anni i “re della foresta” potrebbero addirittura scomparire da gran parte dei loro ambienti naturali.
Per il suo cinquantesimo anniversario il WWF Italia ha così lanciato la campagna per il “Cuore Verde dell’Africa”, rinnovando e rafforzando il suo
per il Parco di Dzanga Sangha nel bacino del Congo, secondo polmone verde del mondo dopo l’Amazzonia, dove si sta vivendo una grave
di bracconaggio. I
raccolti serviranno per sostenere il progetto che mira a costruire con le comunità locali uno sviluppo sostenibile e duraturo, lottando contro i crimini di natura.
“Il bracconaggio è una piaga mondiale che va fermata perché non solo distrugge la biodiversità, ma alimenta il dramma della fame e della povertà di intere popolazioni” ha dichiarato Donatella Bianchi, Presidente del WWF Italia. “Chi commercia nel
nero i prodotti legati alle specie protette, come avorio, pelli, corni di rinoceronti, animali da collezione, alimenta un giro di affari illegale che nel mondo vale oltre 23 miliardi di dollari l’anno. Nel bacino del Congo, ma le risorse naturali stanno scomparendo per colpa di veri e propri criminali di natura che eliminano animali protetti, distruggono le foreste ed estraggono illegalmente
prime preziose, tutte attività che spesso finiscono per finanziare i
armati. Per questo il WWF combatte ogni giorno sul campo per fermare lo
di specie come elefanti, rinoceronti, tigri e gorilla. Chiediamo il
di tutti per sviluppare il nostro progetto nel Bacino del Congo, salvare la foresta dei gorilla e consentire alle popolazioni locali di liberarsi dai bracconieri e trarre finalmente beneficio dalle
naturali in maniera sostenibile.”
(Adattato da www.wwf.it)
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