Scuola Leonardo da Vinci Roma
Livello C1N9 prima parte
Lezione 10 - esercizio 2
Inserisci la forma corretta, poi premi "Controlla" per verificare le tue risposte. Usa il pulsante "Aiuto" per avere un indizio e vedere una lettera della forma da inserire. Fai attenzione, perché perderai alcuni punti se userai "Aiuto".
INSERISCI IL GERUNDIO SEMPLICE O COMPOSTO DEI VERBI TRA PARENTESI.
Il brigadiere Buoncompagni
Lorenzo Buoncompagni incontrò Severino Delli (ENTRARE)
nell’atrio del teatro Bellini, scintillante di luci.
“Guarda, guarda!” esclamò (STRINGERE)
con calore la mano al cugino. “Che diavolo ci fai tu qui?!”
“Probabilmente quello che ci fai anche tu, caro Lorenzo” rispose (SORRIDERE)
. Poi, (INSINUARE)
il suo braccio sotto quello del cugino, lo trasse in mezzo alla folla fitta che rigurgitava all’interno del teatro.
Nessuno poteva immaginare che i due fossero cugini; Severino aveva appena 25 anni mentre Lorenzo, (AVERE+NE)
il doppio, avrebbe potuto essere benissimo suo padre. Severino poi era ricciuto e bruno, pallido di carnagione, di fattezze minute mentre suo cugino, all’opposto, era un omone alto, massiccio, con i capelli rossicci e radi e il viso sempre rosso.
Severino faceva l’investigatore privato in una nota agenzia di Napoli, mentre Lorenzo, nonostante l’età avanzata, era rimasto al grado di brigadiere di pubblica sicurezza. Pur (AVERE)
i soliti avanzamenti di carriera, se li era purtroppo via via bruciati; per quanto fosse stato riconosciuto dai superiori un ottimo investigatore, aveva infatti un vizio che cozzava con la sua professione: gli piaceva troppo l’alcol.
Poche dozzine di sbronze prese nei momenti meno opportuni, e cioè quando era nell’esercizio delle sue funzioni, lo avevano reso quel che era: solo un sottufficiale che, pur (ESSERE)
molto bravo, non poteva essere considerato affidabile. (RETROCEDERE - forma passiva)
più volte, era veramente un miracolo che i suoi superiori non gli avessero ancora inflitto l’ultima umiliazione.
“Ma nulla perde chi sa aspettare” gli aveva detto paternamente il questore Evaristo Losi (RICEVERE+LO)
, caldamente raccomandato, dalle mani di un altro questore dell’Alta Italia.
Infatti l’ultimo trasferimento, in punizione, il Buoncompagni lo aveva subito appena due settimane prima, quando da Torino era stato fatto scendere a Napoli.
(CONSIDERARE)
l’importanza delle due città, si potrebbe credere che, anziché una punizione, quel trasferimento fosse stato un premio per il brigadiere: ma non era davvero così.
Quel trasferimento in realtà era per il Buoncompagni l’ultima spiaggia: se anche qui ci fossero stati i soliti problemi, sarebbe stato silurato una volta per tutte; tanto più che i limiti di età erano vicini…
(Adattato da Vasco Mariotti, La legge di Manu, ed. Cliquot)
à
è
ì
ò
ù
Controlla
Aiuto
OK