Scuola Leonardo da Vinci Roma

Livello C1N9 prima parte

Lezione 10 - esercizio 4

Inserisci la forma corretta, poi premi "Controlla" per verificare le tue risposte. Usa il pulsante "Aiuto" per avere un indizio e vedere una lettera della forma da inserire. Fai attenzione, perché perderai alcuni punti se userai "Aiuto".
INSERISCI LA PAROLA GIUSTA.

Omicidi: quando il testimone potrebbe essere un pappagallo

ASTUZIA – COLPA – CONSIDERAZIONE – CREDIBILITÀ –DELITTO – GIURISPRUDENZA – PRECEDENTI – QUESTIONE – SPARATORIA – TESTIMONIANZA

Può un pappagallo testimoniare a un processo? La si pone in Michigan in un caso di omicidio che pone diverse difficoltà. Secondo la ex-moglie dell’uomo ucciso, il pappagallo, presente al momento del , starebbe ripetendo le ultime parole pronunciate prima della . Il giudice non è tanto convinto.
Secondo Robert Springstead, pm della contea Newaygo, “È da dubitare che ci siano legali cui appigliarsi”. E poi ci sono difficoltà strutturali: “Quando un giudice chiede a un pappagallo di giurare, cosa gli si fa alzare? Una zampa? Un’ala?”. Sembra piuttosto complicato, anche solo a livello procedurale.
Il caso riguarda la morte di Martin Duram, di 45 anni, ucciso con cinque colpi di pistola a Ensley Township. La moglie dell’epoca, Glenna Duram, è stata ferita ma è sopravvissuta, cavandosela con una ferita alla testa. L’unico rimasto senza ferite è Bud, il pappagallo; continuerebbe a gridare, imitando la voce dell’uomo ucciso che dice: “Non sparare!”. La ex moglie crede che possa essere una utile. E insiste perché venga presa in in giudizio.
A suo soccorso potrebbe venire, più che la , la tradizione delle favole popolari. In un racconto della raccolta delle Novelle bizantine, curata nell’XI secolo da Sintipas, narratore di storie presso i Siri, si può trovare un episodio analogo. Si racconta che tanto tempo fa un discendente della stirpe degli Agareni avesse preso in casa un pappagallo per sapere cosa succedesse in casa sua mentre era fuori per affari. Come era ovvio, la moglie aveva un amante e i loro incontri avvenivano proprio nella casa della donna. Il solerte pappagallo, presente suo malgrado a questi convegni amorosi, registrava ogni cosa. Quando il padrone tornò, si fece riferire tutto dall’animale e accusò la donna.
Questa, però, dapprima negò ogni cosa, poi cominciò a meditare su come vendicarsi: dapprima diede la alla serva, ma si rivelò una pista sbagliata. Poi ebbe un’illuminazione: era stato il pappagallo. Decise di risolvere la situazione con . Il giorno successivo, quando il marito si assentò per andare a lavorare, simulò, con l’aiuto di alcune gocce d’acqua, un timpano e una macina, i rumori di un temporale. Con uno specchio, poi, riprodusse i lampi. La povera bestiola, sottoposta a questi rumori continui, male interpretò e si convinse di trovarsi in mezzo a un temporale. E così, quando il padrone ritornò, il pappagallo riferì dei tuoni e della pioggia che aveva udito, perdendo ogni . Il marito, pensando che il pappagallo non fosse affidabile, dimenticò la testimonianza del giorno precedente e fece pace con la moglie. La quale, naturalmente, continuò a vedere il suo amante senza più problemi.

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