TRASFORMA IL DISCORSO DIRETTO IN INDIRETTO

Esame di maturità…

Leo esce dall’esame stordito. Ha la sensazione di aver sostenuto un duro scontro sia con la professoressa di greco sia con il professore di matematica. Ma è stato un match che non riesce a giudicare.
Quando esce, i compagni, in attesa del loro turno di supplizio, gli chiedono ansiosamente: “Com’è andata?” (--> gli chiedono ansiosamente come ).

“Beh”, risponde Leo, “così, un paio di cose le ho sapute, ma poi mi sono confuso.” (--> Leo risponde che un paio di cose le ma che poi .)

Poi si allontana perplesso pensando: “A casa devo ostentare un maggiore ottimismo…” (--> Poi si allontana perplesso pensando che a casa ostentare un maggiore ottimismo…”)

Così, quando, appena varcata la soglia di casa, tutti accorrono per sapere notizie Leo dice con quanta più convinzione possibile: “Abbastanza bene!”
La vecchia zia Luisa esclama euforica: “Quindi si può dire che hai già il diploma in tasca!” (--> La vecchia zia Luisa esclama euforica che quindi si può dire che Leo già il diploma in tasca.)

“Mah, diciamo di sì…” risponde Leo.
“Di’ la verità” interviene la madre “non hai risposto a qualche domanda?” (--> La madre interviene ordinandogli di dire la verità e chiedendogli se non a qualche domanda.)

“Beh, non posso mica sapere proprio tutto…” risponde il ragazzo. (--> Il ragazzo risponde che non mica sapere proprio tutto.)

“Ho capito già” interviene il padre “è stato un disastro!” (--> Il padre esclama che già che è stato un disastro.)

“Di quale disastro state parlando? Chi è morto?” chiede zia Luisa. (--> Zia Luisa chiede di quale disastro parlando e chi .)

“Ma niente niente… Adesso andiamo a cena” taglia corto la madre.
“Quando escono i quadri con i voti?” chiede ancora il padre. (--> Il padre chiede quando i quadri con i voti.)

“Mi hanno detto tra due giorni” farfuglia Leo col primo cucchiaio di minestra in bocca. (--> Leo, con il primo cucchiaio di minestra in bocca, farfuglia che fra due giorni).
“Saranno due giorni d’inferno… Sant’Antonio facci la grazia…” sospira zia Luisa.


(Adattato da Guglielmo Zucconi, Cara famiglia, Fabbri Editori)